martedì 4 settembre 2012

Rientro

"Quarantadue orizzontale: si fa per mettere a posto le cose. Cos'è?"
(Dal bagno, ovviamente. E capisci che le lunghe sedute non hanno nulla a che vedere con problemi di prostata.)

"Uxoricidio"

"Troppo lunga".

Sì, siamo rientrati dalle ferie, ed è ripresa la solita vita.
Ho fatto i bagagli ad minchiam perciò ho le valigie ancora aperte per terra, per il resto è tutto nella norma.

Sto terminando le operazioni del rientro, stirare, lavare, mettere a posto i teli, i costumi, l'estate insomma.
Lui però ha solo visto la distesa dei miei slip messi ad asciugare, e con il solito tatto mi ha chiesto "ma quanti culi hai?"; da qui ho capito che è tornato nel solito mood, e ha già perso tutti i benefici delle vacanze, che lo avevano indotto perfino a sorridere due giorni di seguito.


Le nostre ferie hanno avuto orari da novantenni e zero vita sociale, faceva caldissimo e non osavamo uscire prima delle sei di sera, dopo esserci fatti una sana ronfata lunga tutto il pomeriggio.
(Infatti l'abbronzatura è color fermento lattico morto).

Sono state le prime vacanze con Oliver, e se io pensavo di farmi lunghe camminate sulla spiaggia col cane, mi sbagliavo di grosso; infatti è cardiopatico, e le nostre passeggiate sono state tutte più o meno così:





si sedeva per terra, con lo sguardo del gnafò, e si faceva portare in braccio fino alla meta, ovunque fosse.


E  abbiamo scoperto che detesta l'acqua.
Questo è stato il massimo avvicinamento operato:




(Adesso la smetto di postare foto del cane. Giuro)

(Ma no, và)

Di tutti i cani che c'erano comunque, non gliene andava bene uno; un paio di settimane prima di partire si è fatto una gita ortodontica nelle mascelle di un esemplare di sessanta chili, e da allora abbaia preventivamente a qualsiasi cosa abbia pelo, e pure ai passeggini perchè nonsisamai.
Dovrò rieducarlo, e non ho idea da dove partire.
Come se non avessi già abbastanza problemi relazionali miei.
(E in fondo, chi dice che un essere che ringhia a tutto quello che si muove in realtà non mi vada bene?)


Anche sul sessosfrenato da vacanza mi sbagliavo di grosso, perchè faceva troppo caldo pure per il bacino della buonanotte; il punto più vicino a qualcosa di secsi lo ha raggiunto Lui quando mi ha chiesto di mettergli il doposole ("Ma tanto. Tanto tanto tanto. Che brucia") sul didietro, perchè ha voluto prendere il sole proprio dappertutto.


Il meglio di sé lo ha comunque dato al mercato locale, che frequentava assiduamente con somma disperazione delle signore alle bancarelle, e anche mia.

Pretendeva - da me - la traduzione di parole come vlasac velica, girava sei volte tra i banchi  per scegliere poi diceva "no, torniamo indietro" e comprava la verdura più brutta e più cara, voleva custodire la valuta locale - tutti i soldi insieme, monete incluse - impiegando ogni volta tre minuti per tirar fuori l'equivalente di un euro.





Ho imparato, in queste ferie, che non devo lasciargli scelta, perchè se gli dico "compra quello che vuoi che per me è lo stesso" va seriamente in tilt.
Nelle cose quotidiane devo guidarlo passo passo.



Mi chiedo se potrò mai farmi rimborsare in qualche modo dai servizi sociali per il servizio badante che gli fornisco.




Ha trovato ovviamente il tempo per lamentarsi della scarsa qualità delle mie foto, quindi ha brandito la mia macchinetta, l'ha settata regolando i bianchi (???), l'esposizione (ri ???), il tempo di chiusura dell'obiettivo (sempre ???).
E ha fatto le foto al cane. Il risultato è stato questo:












Giuro sul mio onore che sono tutte sue.


Chiudo dicendo che tutte le tedesche sopra il metro e settanta e sotto i cinquanta chili si sono date appuntamento nel paesino dove eravamo noi.
Anche le polacche, olandesi, slovacche, croate.
Lussemburghesi.
Ungheresi.
Russe (le Sue preferite).
Un nutrito gruppo di bulgare.
Ho provato a spiegarGli che è questione di razza, che io, essendo in gran parte italiana, non posso geneticamente arrivare a tanto.
Non mi pare ci creda.
E in tutta onestà, non ci credo neppure io.






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