giovedì 7 giugno 2012

La bussola d'oro

"Tu dove andresti?"
"Io seguirei le indicazioni del navigatore"
"Ah, figurati - e dà pacche al TomTom - Non capisce una mazza, questo qui"

"Io, così, ad istinto, andrei a sinistra"
"Benone, svolto a destra"

Lui sostiene che la mia bussola interna abbia l'ago completamente smagnetizzato, ubriaco, mentalmente deviato, o che semplicemente si diverta a prendermi per i fondelli.

E' vero, a me manca il suo senso viscerale per l'orientamento, ma allora vorrei capire perchè quell'istinto da Caboto evapora all'improvviso quando gli dico "ti ho lasciato il pranzo in frigo" e non riesce a  trovarlo nemmeno con i mappali del catasto.

Sarebbe in grado di fare la Liegi-Bastogne-Liegi senza mai fermarsi a chiedere indicazioni (riduce la virilità? aumenta la calvizie? fa ingrassare?), ma riesce ancora a cercare i calzini nel cassetto degli slip. L'ho visto riporre con cura la tovaglia tra le pentole perchè lui ragiona "per competenza". E io, di fronte a questo, mi arrendo.



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