sabato 16 giugno 2012

Anita

"Anita! Anitaaaa!! Giù dalla pianta!"
Mi è venuto istintivo guardare all'insù, per scorgere tra i rami la piccola Tarzan in erba.
No, era un cane.
Anita è un cane.
Rampicante.

Anita la senti a trecento metri di distanza, perchè ha lo stesso respiro del mio aspirapolvere, che non vuoto dal millenovecentonovantasei; Anita azzanna tutto ciò che trova sulla sua strada, comprese le tue scarpe se sei nei paraggi; Anita odia tutti gli altri cani, anzi, odia tutte le razze del pianeta terra compresa quella umana; Anita è ovviamente coprofaga, perchè non ci facciam mancare nulla; Anita si concede cinque minuti al giorno di inaspettata agilità e si arrampica sulle piante più improbabili, con la padrona che tiene il guinzaglio da sotto e sembra l'abbia impiccata all'incontrario.

Oggi ho incontrato la padrona di Anita senza Anita, che era dal veterinario a farsi la seconda lavanda gastrica del duemiladodici.

"Ah, ho visto il suo cane da lontano - e come, sennò???- in questi giorni, è così carino! Che razza è?"
"E' un meticcio"
"......"
"Un incrocio"
"Oh. (Delusione). Incrocio di cosa?"
"Maschio e femmina, credo"


"Ah beh, sa, la mia invece è di razza.*" e se n'è andata con un disgusto malcelato.

La prossima volta che mi chiedono una cosa del genere, rispondo che è uno spinone lappone.
Voglio vedere la faccia che fanno.
Spinone Lappone.












*Qualsiasi foto troviate, lei è molto, molto, molto più brutta.

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